Vitamina K2 e D3 – Consigli utili su come e quando assumerle

Vitamina K2 e D3 – a cosa servono?

La vitamina K2 e la vitamina D3 sono due nutrienti essenziali per il corretto funzionamento del nostro organismo. Mentre la vitamina K2 è fondamentale per il trasporto del calcio alle ossa e per evitare il deposito nelle arterie e nei reni, la vitamina D3 è coinvolta nella regolazione del metabolismo del calcio e nella salute delle ossa. Tuttavia, recenti studi scientifici hanno dimostrato che queste due vitamine liposolubili condividono la stessa via di assorbimento, utilizzando le lipoproteine di trasporto.

Quando assumerle?

Quando assumiamo contemporaneamente la vitamina K2 e la vitamina D3, si potrebbe saturare i recettori comuni, compromettendo l’efficacia di entrambi i nutrienti. Pertanto, per massimizzare i benefici di entrambe le vitamine, è consigliabile assumerle a distanza di almeno 6 ore l’una dall’altra.

Uno studio condotto da Kohlmeier M. et al. ha dimostrato che le concentrazioni plasmatiche di lipoproteine raggiungono il picco dopo circa 3 ore, mentre le concentrazioni plasmatiche di fillochinone (vitamina K1) raggiungono il picco a 6 ore. Ciò indica che le lipoproteine di trasporto delle vitamine liposolubili hanno un tempo di saturazione relativamente breve. Assumendo la vitamina K2 e la vitamina D3 separatamente, si evita la competizione per i recettori lipoproteici, consentendo un’assimilazione più efficace di entrambi i nutrienti.

È importante sottolineare che la vitamina K2 è fondamentale per prevenire l’accumulo di calcio nelle arterie e nei reni, riducendo così il rischio di patologie complesse. D’altra parte, la vitamina D3 è coinvolta nella formazione di nuovo tessuto osseo. Separando l’assunzione di queste due vitamine, si garantisce un corretto assorbimento e utilizzo di entrambi i nutrienti, massimizzando i loro benefici per la salute.

Non esiste una regola fissa riguardo all’orario di assunzione ottimale per entrambe le vitamine. Ciò che conta veramente è l’assunzione a distanza di almeno 6 ore, per evitare la saturazione dei recettori lipoproteici e garantire un’efficace assorbimento dei nutrienti.

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Vitamina K2 e alimentazione

È importante ricordare che la vitamina K2 può essere ottenuta attraverso l’alimentazione, ma le fonti sono limitate. La vitamina K1 è presente in abbondanza nelle verdure, ma non ha le stesse funzioni della vitamina K2. La vitamina K2 MK4 si trova in grassi animali provenienti da animali alimentati a erba, mentre il natto giapponese è una fonte eccezionale di vitamina K2 MK7. Tuttavia, le diete moderne spesso presentano carenze di vitamina K2, sia per i vegani che per gli onnivori.

Per garantire un adeguato apporto di vitamina K2, è consigliabile integrare con integratori contenenti MK7, tenendo in considerazione anche l’assunzione di vitamina D3. È importante ricordare di assumere la vitamina K2 e la vitamina D3 separatamente, per sfruttare al meglio i loro benefici senza compromettere l’assorbimento.

Per concludere, la vitamina K2 e la vitamina D3 sono due nutrienti cruciali per il nostro benessere. Assumendole separatamente, a distanza di almeno 6 ore, si massimizzano i loro effetti benefici. La vitamina K2 aiuta a spostare il calcio alle ossa, mentre la vitamina D3 regola il metabolismo del calcio. Integrare con vitamina K2 MK7 può essere utile per garantire un apporto adeguato, considerando che le fonti alimentari sono limitate

Fonti generali per tutti gli articoli di questo blog sono i volumi consigliati dai Docenti dei corsi di laurea che ho frequentato all’universita, mentre per approfondire durante la stesura di questo articolo ho consultato le seguenti pubblicazioni:

• L’effetto anticoagulante della vitamina k2
• Il Ruolo della vitamina K2 contro la calcificazione arteriosa
• A cosa serve la vitamina D
• Differential lipoprotein transport pathways of K-vitamins in healthy subjects
• Vitamin D absorption in healthy subjects and in patients with intestinal malabsorption syndromes
• Vitamins D and K as pleiotropic nutrients: clinical importance to the skeletal and cardiovascular systems and preliminary evidence for synergy